Tempio di Apollo
Navale di Agrippa
Nella storia il lago d'averno è la località flegrea
maggiormente evocato da Omero, Virgilio e il culto
dell'oltretomba, perché ritenuta l'ingresso all'Ade.
Virgilio, infatti nel VI libro dell'Eneide collocò nel
lago l'entrata agli inferi così descrivendolo:
"[...] Spelunca alta fuit vastoque immanis hiatu,
scrupea, tuta lacu nigro nemorumque tenebris, quam super
haud ullae poterant impune volantes tendere iter pennis;
talis sese halitus atris faucibus effundens supera ad
convexa ferebat: (unde locum Grai dixerunt nomine Aornon.)
[...]
[...] Procul O procul este, profani,' conclamat vates,
`totoque absistite luco [...]"
"[...] C'era una grotta profonda e immensa di vasta
apertura, rocciosa, difesavda un nero lago e dalle
tenrebre dei boschi sopra la quale nessun volatile
poteva dirigere il cammino con le ali impunente; un
puzzo così intenso si diffondeva alle volte superiori
sprigionandosi dalla oscura bocca. (Ecco perchè i Greci
chiamarono quel luogo Aornon) [...]
[...] Lontano, andate lontano grida la profetessa, e
ritiratevi da tutto il bosco. [...]
Di forma ellittica, con una profondità media 10 mt. e quella massima di 35 mt., il lago d'Averno giace all'interno di un vulcano spento nato circa 4.000 anni fa. Il nome deriva dal greco Aornon ossia luogo senza uccelli. Si narra che tale assenza era dovuta al fatto che le acque del lago esalassero dei particolari gas che non permettessero la vita agli uccelli.
- Giuseppe De Michele (pittore)
Arte Presepiale Napoletana
Presepi di tutte le dimensioni creati
dal Maestro Antonio Feroce.